IL MASCI DA PAPA FRANCESCO

Francesco riceve in udienza il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani nel 70.mo di fondazione e si sofferma sull'inverno demografico, sull'impegno a costruire una società giusta e pacifica e sulla salvaguardia dell’ambiente: siamo "prigionieri di stili di vita e comportamenti tanto egoisticamente sordi ad ogni appello di buon senso, quanto tragicamente autodistruttivi", serve uno "stile sobrio, rispettoso e frugale" come quello degli scout

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Continuare ad essere “comunità aperta e attenta, pronta ad accogliere, ascoltare e accompagnare” il prossimo, “profetica nell’annunciare con coraggio il Vangelo e desiderosa di uscire dalla propria cerchia per incontrare gli altri, specialmente chi abita le periferie esistenziali del nostro tempo”: per Papa Francesco questo deve contraddistinguere il cammino del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI), che, fondato il 20 giugno 1954, quest’anno compie settant’anni. Un anniversario in occasione del quale è stata voluta l’udienza con il Pontefice, celebrato con lo slogan “Più vita alla vita” e con tre progetti che “toccano valori importanti”: il dono di una culla termica al Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Lampedusa; la costruzione di una falegnameria nautica in Zambia; la piantumazione di un bosco ad Argenta, in Romagna. Francesco si sofferma su ciascuno di questi per riflettere sul valore della vita, sul bene comune e sulla salvaguardia del pianeta.  

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